Che si tratti di un bar diurno o notturno, caffetteria o lounge bar, rivolto a famiglie o giovani, la giusta illuminazione può valorizzare l’intero locale o addirittura catturare più facilmente l’attenzione dei potenziali clienti.
Luci bianche, colorate, calde o fredde, la cosa importante è progettare bene l’illuminazione di un bar tenendo sempre bene in vista i consumi energetici.
Ecco dunque alcuni consigli che potrebbero risultare utili nelle scelta di questo aspetto
Per capire quale sia l’illuminazione giusta per il proprio bar, innanzitutto bisogna valutare che tipologia di locale abbiamo di fronte. Se si tratta di un bar di tendenza, perlopiù notturno, rivolto a una clientela giovane, si potrebbe optare per una soluzione più stravagante con giochi di colore capaci di creare effetti di luce particolari. Faretti ad incasso, fissi o orientabili, a soffitto o a parete fanno al caso vostro.
Se, invece, si tratta di un bar diurno, rivolto a famiglie, adulti e anziani, qualora lo spazio non fosse già di per sé abbastanza luminoso, c’è bisogno di una luce molto intensa, chiara.
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Luce, buio, effetti e colore: è necessario dosarli bene per evitare eccessi
Bisogna pensare a quali elementi illuminare principalmente e stabilire delle gerarchie di luce. Evitate in ogni caso un’illuminazione diffusa, nonostante sia la soluzione più immediata. Consiglimo quindi concentrare punti di illuminazione sulla zona del banco: è il fulcro dell’attività, punto nevralgico da cui tutto parte.
Qui possiamo dare via libera a lampade a sospensione; belle, di design, che permettano di avere una buona visione dello spazio senza, però, che la luce risulti tagliente. Preferite lampade di facile pulizia e manutenzione; meglio quelle semplici e veloci da pulire piuttosto che quelle in tessuto che non garantiscono un’igiene adeguata.
Infini vi ricordiamo che tra i vari arredi che troverete sul mercato, ci sono prodotti provvisti di un’ illuminazione interna che riescono rendere l’ambiente estremamente originale e di grande effetto visivo.